Sulla legittimità delle nuove norme di legge che negano la Rivalutazione si dovrà pronunciare la Corte Costituzionale, ed anche la Corte Europea dei diritti dell’uomo di Strasburgo dovrà dire la sua…
Intanto i giudici italiani, nelle cause in corso, stanno in gran parte disponendo dei rinvii. In relazione a coloro che hanno già ottenuto una sentenza favorevole passata in giudicato, Ministero della Salute, dell’Economia, Regioni ed Ausl si stanno comportando in maniera diversificata: alla maggioranza dei beneficiari viene corrisposto tuttora l’importo comprensivo della rivalutazione maturata al 31 maggio 2010, ad altri la somma versata è tornata ad essere quella precedente la sentenza, senza alcuna rivalutazione. Per questi secondi, ingiustamente discriminati, ci si è attivati in più direzioni, nella consapevolezza che si debba continuare a corrispondere almeno l’importo “cristallizzato” al 31 maggio 2010, comprensivo di rivalutazione. Invece, per quanto riguarda la rivalutazione maturata e maturanda dopo il 31 maggio 2010 (che ad oggi a nessuno viene data), e i rapporti fra sentenza passata in giudicato e nuova normativa, riteniamo che si debba attendere il responso della Corte Costituzionale italiana e della Corte Europea di Strasburgo.