La presenza di anticorpi contro i fattori VIII e IX della coagulazione (inibitore) rappresenta la maggiore complicanza per i pazienti affetti da emofilia congenita.
Circa il 30% dei pazienti affetti da emofilia di tipo A e circa il 5% di quelli affetti da emofilia di tipo B manifestano una presenza dell’inibitore.
Nonostante i notevoli progressi registrati nel trattamento dell’emofilia, l’inibitore resta ancora un problema molto significativo, ostacolando sensibilmente l’efficacia delle terapie e limitando di fatto in maniera anche molto rilevante la qualità della vita dei pazienti che ne vengono colpiti. Tuttavia, il management del paziente con inibitore è anche uno dei fronti di maggior studio e più rapido aggiornamento, tanto riguardo gli aspetti clinici quanto quelli generali del benessere dei soggetti affetti.
Notizie di Inibitori in emofilia

L’inibitore in emofilia: i video delle relazioni
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L’inibitore in emofilia: le slide del convegno
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L’inibitore in emofilia: un report di Enrico Mazza
L’inibitore in emofilia: qualità della vita, aspetti sociali e clinici, un report dall'incontro del 14.11.2015 di Bari, a cura di Enrico Mazza.

Ida e Davide Sorrentino sull’Inibitore in emofilia
L’inibitore in emofilia: qualità della vita, aspetti sociali e clinici, un report dall'incontro del 14.11.2015 di Bari, di Ida e Davide Sorrentino.