Un’occasione in cui Romano Arcieri ha sottolineato la necessità di rapporti sempre più stretti tra le Associazioni di questi malati e le Strutture del Servizio Pubblico con la condivisione di protocolli d’accesso e l’individuazione di quelle particolarmente specializzate nel trattamento di queste gravi sindromi sistemiche.
Il Presidente della commissione Politiche sociali e Salute, Rodolfo Lena ha presentato così la sua proposta di legge regionale sulla razionalizzazione e il miglioramento delle prestazione odontoiatriche e di chirurgia maxillo-facciale in apertura del convegno tenutosi ieri 26 novembre alla Pisana sul dal titolo “Un Patto Sociale per l’Odontoiatria: il modello Lazio”.
La proposta di legge appena depositata prevede infatti che i servizi di odontoiatria e di chirurgia maxillo-facciale possano sviluppare sinergie lavorando in una rete regionale integrata. L’attuale legislazione prevede che le prestazioni odontoiatriche più comuni vengano riconosciute dal Ssn per tutte le categorie protette, cioè per i bambini fino a 14 anni , per tutte le persone affette da malattie gravi e rare come ad esempio le cerebropatie, l’emofilia, i gravi scompensi cardiocircolatori e metabolici, la disabilità motoria grave e molte altre come pure per tutti i vulnerabili sociali come definite dai decreti ministeriali . “Il nostro obiettivo – ha spiegato Lena – è creare un database protetto interattivo, accessibile non solo dagli Operatori pubblici ma anche da tutti gli odontoiatri, in cui sia presente una sorta di carta d’identità della bocca di ciascun paziente, in modo da favorire diagnosi tempestive, garanzie delle cure e percorsi di prevenzione come ad esempio nella diagnosi precoce dei tumori del cavo orale”.
Un ruolo importante lo avranno anche le Case della Salute, quali centri clinici intermedi, interposti tra l’ambulatorio territoriale e gli ospedali: saranno loro i terminali sul territorio per intercettare la domanda di salute dei pazienti più a rischio.
“Il progetto che abbiamo in mente è quello di organizzare una rete pubblica che possa dare risposte, nel rispetto della normativa vigente, a tutti i cittadini che necessitano di assistenza specialistica, specie i più deboli, e costituire un sistema che coordini la coesistenza di servizi ospedalieri di chirurgia odontoiatrica e maxillo-facciale affinché diventino un solido riferimento per patologie più complesse”, ha aggiunto Lena.
“Pensiamo all’innovazione al passo del progresso scientifico, che solo il pubblico oggi può fare, al trattamento delle gravi malformazioni congenite , alla chirurgia ricostruttiva dei mascellari, alla rigenerazione ossea avanzata, alla chirurgia mininvasiva – ha spiegato – e infine al trattamento multidisciplinare dei tumori del cavo orale che ancora oggi presentano un alto indice di mortalità. Non dimenticandoci di sviluppare progetti di prevenzione sempre più efficaci”. Abbiamo la voglia di farcela e… come dimostrato dal recente Open Day : gli Operatori sono con noi.
Il convegno ha visto la partecipazione, tra gli altri, del Direttore della UOC di Chirurgia Odontostomatologica dell’Istituto George Eastman, Francesco Riva, che ha illustrato i lusinghieri dati dell’iniziativa Open Day: tra il 13 e il 15 novembre scorsi, infatti, decine di centri in tutta Italia hanno offerto più di 1.500 visite gratuite. I cui primi dati confermano il disagio sociale evidente in questi ultimi anni che ha portato ad un calo delle visite odontoiatriche su scala nazionale di circa il 40% . I primi dati consuntivi dell’Open Day evidenziano come i mancati controlli Odontoiatrici derivino per il 35 % da impossibilità economica.
Il Dr. Alessandro Nisii ha quindi illustrato la brillante esperienza dell’Ospedale San Filippo Neri nel campo della chirurgia oromaxillofacciale e nella formazione post laurea m, con importanti scambi professionali all’estero anche oltre oceano.”Gli ospedali devono farsi carico anche della formazione sanitaria “, ha ribadito alla fine del suo intervento.
Il Dr. Claudio De Nuccio si è concentrato sull’esperienza della rete ospedaliera della Asl RM/A e particolarmente dell’Istituto Eastman e del Nuovo Regina Margherita nel trattamento in regime di Day Surgery dei pazienti disabili o affetti da malattie sistemiche , nonché degli interventi di screening effettuati nelle scuole dei Distretti coinvolti che ha raggiunto una copertura orizzontale di circa il 70% di tutta la popolazione scolare di 8 anni di età.
La Dr.ssa Piera Quinzi, Responsabile della Odontoiatria della ASL di Rieti ha quindi parlato delle difficoltà che incontra l’odontoiatria sociale in un territorio particolare come quello reatino, contraddistinto da una complessità morfologica nonché da una grande presenza di popolazione anziana. Difficoltà che potrebbero comunque essere superate con una migliore comunicazione.
Il Dr. Romano Arcieri, già segretario generale della Fedemo (Pazienti Emofilici), in rappresentanza delle associazioni dei vulnerabili Sanitari Gravi, ha sottolineato la necessità di rapporti sempre più stretti tra le Associazioni di questi malati e le Strutture del Servizio Pubblico con la condivisione di protocolli d’accesso e l’individuazione di quelle particolarmente specializzate nel trattamento di queste gravi sindromi sistemiche.
La Prof.ssa Antonella Polimeni, Direttore del Dipartimento Testa Collo del Policlinico Umberto I, ha posto l’attenzione sull’importanza fondamentale della prevenzione per contrastare le malattie del cavo orale, mettendo altresì in risalto l’aumento della richiesta di prestazioni sanitarie odontoiatriche da parte delle categorie più deboli, dando altresì la disponibilità delle strutture universitarie a valorizzare i neolaureati in progetti di prevenzione su scale regionale.
Lo spirito della proposta di legge è stato condiviso anche da Monsignor Roberto De Odorico, della Pontificia Università Lateranense che ha preso spunto da questa per sviluppare un importante intervento sulla dignità dell’uomo e in particolare dei soggetti deboli.
Infine, la Drssa. Flori Degrassi – a capo della Direzione Regionale Salute e integrazione sociosanitaria – ha apprezzato lo schema organizzativo della rete integrata per l’ottimizzazione delle risorse e per l’efficienza dei servizi, ponendo l’accento sulla necessità che la rete odontoiatrica rispetti scrupolosamente l’erogazione delle prestazioni odontoiatriche previste dall’attuale legislazione nazionale e regionale perché prioritarie.
A chiudere i lavori, il Sottosegretario alla Salute, Vito De Filippo, che ha condiviso in pieno l’impianto della proposta di legge firmata dal presidente Lena sia per le soluzioni organizzative sia per il riconoscimento del servizio pubblico come nucleo centrale delle risposte di salute del cavo orale auspicando che venga poi presa da esempio anche da altre regioni. “La salute è un diritto dei cittadini e la bocca fa parte del nostro corpo”, ha ricordato alla platea.
Comunicato stampa a cura di
Monica Moriconi, Segreteria Cons. Rodolfo Lena, Presidente VII Commissione – Politiche Sociali e Salute