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NYC 2015: tre campioni!

NYC 2015: tre campioni!

Enrico, Francesco e Luca- I 3 campioni di FedEmo che fecero l’impresa!

I tre atleti emofilici che hanno preso parte al progetto Marathon di FedEmo hanno dimostrato di avere cuore e gambe! A neanche un anno dall’aver accettato di partecipare, sono riusciti a condurre una preparazione perfetta per raggiungere uno dei traguardi più ambiti nel mondo dei runners.

Nella disciplina sportiva per eccellenza, la più antica, e nella cornice più importante del mondo moderno – New York -, si sono cimentati con grande valore, addirittura cogliendo risultati ben oltre le più rosee previsioni.

Sarebbe stata una vittoria la sola partecipazione, ma è stato un vero trionfo!!

I nostri ragazzi ce l’hanno fatta: EROI!!

Gli otto emofilici che hanno raggiunto il traguardo della Maratona di New York sono dei veri campioni.

Sono riusciti in un’impresa gigantesca, già ai limiti per chiunque: 42 km di corsa, senza soste e senza problemi. Hanno oltrepassato la frontiera del possibile e iscritto i loro nomi nella storia.

La dimostrazione che l’emofilia ai giorni nostri è una patologia con la quale non solo si può convivere, ma anche raggiungere traguardi altissimi.

L’arrivo dei nostri atleti fa riflettere anche su come siano cambiati gli approcci e i modi di vivere la malattia. Se, evidentemente, la profilassi permette una qualità di vita pressoché normale, non dobbiamo dimenticare l’aspetto psicologico e il significato di queste vittorie, soprattutto in una competizione come questa: estremamente impegnativa sia nel corso della prova che nella lunghissima preparazione.

L’atteggiamento più sensibile delle istituzioni dimostra come i tempi siano cambiati. La costituzione di un tavolo di lavoro con l’Associazione Italiana Centri Emofilia (AICE), gli specialisti della medicina dello sport e del C.O.N.I. per la stesura di linee di raccomandazione per lo sport in emofilia ne è la prova più evidente.

Pensiamo sempre alla vittoria sportiva come a una prova in cui il fisico è il solo elemento al quale imporre sacrifici, da allenare e che conduce all’arrivo, ma, in realtà, c’è tanto altro: l’aspetto mentale, già determinante per qualsiasi atleta, con l’ulteriore impegno dovuto alla patologia ingigantisce l’impresa di Enrico, Francesco e Luca, che sono giunti ad una nuova visione, ad una nuova percezione di sé. Bravissimi loro, ma anche noi che possiamo comprendere come per gli emofilici oggi siano possibili traguardi impensabili fino a solo dieci anni fa.

Per seguire e testimoniare la gara dei nostri atleti non abbiamo voluto operatori professionisti. Abbiamo affidato il reportage a un altro emofilico, il prode e vulcanico: Enrico Ferri Grazzi.

Più sommessamente possiamo affermare che l’ha già fatta!!! Per cogliere tutte le immagini e i commenti ha percorso quasi più strada degli atleti stessi e ha prodotto una gran quantità di foto bellissime e coinvolgenti con una sensibilità particolare, partecipe, possibile solo a chi, nell’animo, comprende perfettamente quale grande impresa si trova a ritrarre: “Ho preso metro su metro e camminato chilometri per vederli passare coperti di sudore e fatica, talvolta sconforto, ma li ho sempre visti rialzare la testa e andare avanti. In conclusione direi che non c’è bisogno di tante parole, i fatti bastano. E i fatti li abbiamo. Abbiamo corso la maratona di New York.”