0,000
Nuovi criteri AIFA per la cura dell’epatite C

Nuovi criteri AIFA per la cura dell’epatite C

Quella dell’8 marzo 2017 sarà ricordata come una data importante per la comunità dei pazienti emofilici italiani. Quel giorno infatti l’Agenzia Italiana del Farmaco (AIFA) ha aggiornato i criteri di inclusione per accedere alle terapie con i nuovi farmaci anti Epatite C.

Tra i nuovi criteri licenziati uno specificatamente riguarda le persone affette da coagulopatia congenita, che da questo momento potranno accedere alle nuove cure senza che sia presente uno stato marcatamente avanzato di sofferenza epatica, certificato da evidenze strumentali, com’era necessario fino all’8 marzo.

Un fatto molto significativo per tanti emofilici italiani, che si trovano a dover convivere da anni con l’insidiosa presenza del virus dell’Epatite C nel proprio organismo, contratto in conseguenza dell’utilizzo di emoderivati infetti. Va rimarcato come AIFA, nella persona del Direttore Generale, Professor Mario Melazzini, abbia dimostrato ancora una volta grande sensibilità ed attenzione ai bisogni dei pazienti.

 FedEmo, dal proprio canto, ha operato incessantemente nel corso degli ultimi 12 mesi affinché si raggiungesse l’obiettivo di garantire la cura a tutti gli emofilici italiani. Lo ha fatto sia relazionandosi direttamente e incontrando a più riprese l’Agenzia e le Istituzioni politiche coinvolte nel tema sia attraverso l’azione della rete di Associazioni “Senza la C” di cui è membro fondatore. Le attività della rete sono state molto importanti nel contribuire all’informazione sulla malattia per le persone e fondamentali nell’aggregare la voce dei pazienti attorno alla medesima richiesta di eradicazione dell’infezione da HCV nel nostro Paese che, al di là del risultato conseguito già ora per gli emofilici, rimane in ogni caso un nostro obiettivo per il prossimo futuro.

Anche la sinergia tra FedEmo e AICE, che abbiamo sostenuto con forza, ha svolto un ruolo chiave nello sviluppo positivo del confronto con i decisori. La nostra e le Società scientifiche delle altre tipologie di pazienti hanno infatti sostenuto con dati ed evidenze la piena legittimità delle richieste provenienti dai malati.

AIFA ha preannunciato per il 21 marzo la presentazione del piano nazionale di eradicazione dell’infezione da HCV in Italia, ci pare quindi che esistano tutte le premesse affinché possano beneficiare in tempi ragionevoli delle nuove terapie anche tutti quei pazienti che sono oggi ancora esclusi dai criteri di accesso alla cura.

La nostra speranza è che quel traguardo che con lavoro, tenacia e dedizione noi abbiamo già raggiunto, venga quanto prima tagliato da tutte le persone colpite dall’infezione.

È possibile leggere il comunicato di AIFA sulla definizione dei nuovi criteri di trattamento a questo link: Epatite c definiti i nuovi criteri di trattamento

Attività e obiettivi della rete “Senza la C” consultabili a questo link Senza la C. Una campagna nazionale di sensibilizzazione sull’HCV