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Morì per una trasfusione, nessun risarcimento

Morì per una trasfusione, nessun risarcimento

“Morì per una trasfusione, e ancora oggi, 16 anni dopo, la famiglia aspetta dallo Stato il suo risarcimento: sono in causa contro il ministero della Salute da dieci anni e da quattro attendono di sapere se sono stati ammessi alla mesta lista di chi può transare con Roma per un congruo indennizzo. La classica tragedia all’italiana,  che ha visto protagonista anche Concordio Lonardo, ravennate ammalato di talassemia al quale, nell’88, fu trasfusa una sacca di sangue infetto di epatite C, la sua condanna a morte…

Corriere di Romagna – Ravenna 6 settembre 2013 [PDF: 3,9 Mb]