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Incontro al Ministero della Salute

Incontro al Ministero della Salute

Il 31 luglio 2008 scorso si è svolto a Roma un incontro convocato presso il Ministero della Salute con associazioni ed avvocati.

Il Sottosegretario On. Francesca Martini, il Direttore Dott. Filippo Palumbo e la Dott.ssa Giselda Scalera hanno illustrato le prossime fasi del percorso transattivo relativo a tutti i danneggiati da emoderivati e trasfusioni infette aventi cause pendenti.

Il Sottosegretario dovrebbe firmare il primo decreto, quello c.d. ricognitivo, già in agosto, decreto che, ottenuti tutti i visti e pareri di legge, dovrebbe essere pubblicato in Gazzetta Ufficiale nel mese di ottobre, insieme a una circolare tecnica.

Da quel momento decorreranno i 60 giorni entro cui gli avvocati dovranno presentare per via telematica una sorta di manifestazione di interesse alla transazione per ciascuno dei propri assistiti, allegando la documentazione richiesta: giudiziale (atto di citazione e/o di intervento, eventuale sentenza), relativa all’indennizzo legge 210/92, la lista degli eredi (in caso di danneggiati deceduti), l’ISEE e una dichiarazione d’interesse del diretto interessato.

L’allegazione dell’Isee (indicatore situazione economica equivalente, che fotografa la situazione patrimoniale e reddituale di ciascun danneggiato o di ciascun erede), per la verità, dovrebbe essere facoltativa: in caso di mancata indicazione si rinuncia alla priorità di accesso che potrebbe scaturire dal trovarsi in una situazione di disagio economico.

Pare accantonata l’ipotesi, pure avanzata dal Dott. Palumbo, di far allegare anche una sorta di attestazione sanitaria redatta da struttura pubblica relativa all’attualità del danno, anche se è intenzione del Ministero approfondire questo profilo.

A gennaio la commissione interministeriale incaricata esaminerà le domande pervenute, e preparerà il secondo decreto, quello c.d. attuativo, che dovrebbe essere emanato a febbraio 2009, contenente i criteri di accesso, gli importi, le modalità e i tempi di erogazione delle somme.

A quel punto chi fosse interessato potrà stipulare la transazione.

Il Sottosegretario On. Martini ha convenuto che sin dall’avvio della procedura dovrà essere garantito al singolo danneggiato la possibilità di verificare che il proprio legale abbia correttamente inoltrato la richiesta.

I fondi già stanziati, 150 e 180 milioni di euro, sono ovviamente disponibili, e a questi si aggiungeranno quelli che di anno in anno verranno decisi nell’ambito di un piano pluriennale.

Il Dott. Palumbo ha assicurato che non sarà precluso l’accesso alla transazione ad altri danneggiati, ma prima dovranno essere “ammessi” quelli con causa pendente al momento della pubblicazione della legge finanziaria 2008: pertanto, deduco io, anche coloro che hanno proposto una causa nel 2008, o lo faranno in futuro, potranno accedere alla transazione, ma “in coda” a chi aveva aperto un contenzioso giudiziale anteriormente al 31.12.2007.

Nessuno si è sbilanciato, ad oggi, sugli importi che potrebbero venire corrisposti, mentre pare che nell’eventuale rateizzazione si terrà conto della svalutazione monetaria.

 

I criteri di accesso non sono stati ovviamente anticipati (verranno discussi e decisi a inizio 2009), ma è parso di capire che serviranno per attribuire importi diversificati, piuttosto che per escludere qualcuno: persino per persone senza il riconoscimento di nesso di causalità nell’ambito del procedimento ex lege 210/92 si prevederà un loro inserimento (è stato fatto proprio questo esempio).

 

Incontro positivo per alcuni aspetti: i tecnici del Ministero stanno infatti predisponendo quanto occorre per un percorso transattivo improntato alla massima trasparenza ed equità.

 

Rimangono perplessità circa i tempi, che si stanno dilatando,e in relazione al proposito di chiedere (se non subito, successivamente) un’attestazione dell’attualità del danno, che potrebbe dare adito a valutazioni caso per caso non improntate agli stessi criteri (a seconda del medico che redige tale attestazione).