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Incontro al Ministero con i legali

Incontro al Ministero con i legali

Un breve resoconto dell’incontro che si è svolto a Roma al Ministero della Salute fra i dirigenti Dott. Palumbo e la Dott.ssa Scalera e un primo gruppo di avvocati (che assistono almeno 4 danneggiati ciascuno).

L’incontro è durato 3 ore.

Il Dott. Palumbo ha premesso che il Ministero sta seguendo la linea indicata il 5 maggio scorso dal Sottosegretario On. Martini: ci faremo carico di tutti; tutti dovranno poter accedere alla transazione. Per raggiungere lo stesso risultato potranno esserci percorsi differenziati, che sarà il “livello politico” a decidere. Ma la programmazione economico-finanziaria viene fatta per tutti, contando il numero totale delle domande.

Qualche numero: sono complessivamente pervenute 6.935 domande di accesso alla transazione, di cui 1.715 postali e 5.220 telematiche.

Il dato è “pulito e definitivo”: di queste quelle esaminate sono state finora 5.385, mentre si prevede di completare l’esame delle restanti nel mese di agosto.

Entro i primi di settembre dovrebbero essere inviate le comunicazioni di non accesso alla transazione ai circa 300 non in possesso del “requisito minimo”: coloro cioè che non hanno una causa pendente oppure l’hanno instaurata dopo il 1° gennaio 2008.

Fra coloro che hanno presentato domanda il 53% non ha ottenuto alcuna sentenza, il 20% hanno una sentenza favorevole e il 27% una sentenza di rigetto.

Suddivisione per gruppi: 43,1% trasfusi occasionali, 40,5% talassemici, 9,0% emofilici, 5,5% danneggiati da emoderivati infetti, 1,3% danneggiati da vaccinazioni obbligatorie, 0,2% affetti da altre emoglobinopatie, 0,3% affetti da anemie ereditarie.

A questo punto sono stati comunicati gli importi che verranno proposti, facendo una prima suddivisione: da una parte emofilici e talassemici, dall’altra tutti gli altri (i vaccinati faranno però parte di una terza “griglia”).

Successive differenziazioni verranno operate fra deceduti e viventi, e fra questi ultimi tra chi ha una sentenza favorevole e chi no, e -altra suddivisione- per tre fasce di età, considerando l’età di manifestazione del danno.

Nei trasfusi occasionali e affini si terrà inoltre conto nei deceduti di chi ha avuto riconosciuto il nesso causale e chi no, e nei viventi anche delle categorie ex lege 210/92 (gravità del danno).

Gli importi indicati per emofilici e talassemici sono molto vicini a quelli della transazione del 2003, mentre per trasfusi occasionali e affini il ventaglio delle somme è molto ampio, a seconda appunto delle diverse situazioni.

Agli importi indicati verrà applicata una maggiorazione del 10% a titolo di interessi calcolati su una rateizzazione in 15 anni.

Verrà inoltre riconosciuto un contributo per le spese legali pari al 3% dell’importo erogato al danneggiato.

Il decreto coi citati moduli transattivi verrà scritto ad agosto, mandato ad Avvocatura dello Stato per il parere, poi alla firma dei Ministri competenti, infine alla Corte dei Conti: terminato questo iter, sarà pubblicato in Gazzetta Ufficiale.

La stipula degli atti transattivi inizierà a dicembre, e i primi pagamenti a marzo 2011.

Le domande dei non ascrivibili verranno valutate caso per caso, ma non verranno escluse in partenza.

A conclusione dell’incontro il Dott. Palumbo ha però detto che l’Avvocatura dello Stato ha già posto due problematiche: epoca del contagio e prescrizione.

Chi non fosse in regola con questi due “paletti” potrebbe vedersi negato il visto dell’Avvocatura, e quindi l’accesso a questa transazione: ecco però che il “livello politico” dovrà prevedere un provvedimento legislativo ad hoc per includere gli esclusi, agli stessi importi degli ammessi. E ciò non dovrebbe essere complicato, in quanto -ripeto- sin dall’inizio si prevederebbe la copertura finanziaria in relazione a tutte le domande.

A domanda dell’Avv. Marco Calandrino, consulente legale di FedEmo, il Dott. Palumbo ha risposto che la prescrizione verrà rilevata direttamente dall’Avvocatura dello Stato per ogni singola posizione coi criteri attualmente prevalenti in giurisprudenza: 10 anni per gli eredi dei deceduti e 5 anni per i viventi, a decorrere dall’istanza ex lege 210/92.

Ma, assicura il Dott. Palumbo, ciò non dovrebbe spaventare se il “livello politico” saprà poi intervenire come ha promesso.