A tutte le Associazioni,
informiamo che mercoledì 16 gennaio FedEmo, insieme ad altre Associazioni di rappresentanza dei pazienti (Talassemici, politrasfusi, etc.) è stata convocata alla Camera dei Deputati dalla Presidente della XII Commissione Affari Sociali, Marialucia Lorefice.
L’incontro era finalizzato al confronto con le Associazioni dei pazienti in merito agli intenti programmatici del Ministero della Salute, con particolare riguardo al tema dell’indennizzo ex lege 210.
Presente, oltre alla Presidente Lorefice, anche il responsabile della Segreteria della Ministra della Salute, Grillo, il Dott.Marcello Sperandinelli.
Nel corso del confronto durato complessivamente poco più di un’ora, si è avuta rassicurazione da parte della Presidente Lorefice sulla circostanza che ad oggi non sia allo studio alcun provvedimento di Legge, né siano in programma emendamenti, atti a modificare l’attuale impianto della Legge 210 e che nulla in tal senso verrà fatto da parte dell’Esecutivo nel corso del 2019. Lorefice ha ribadito che eventuali e del tutto ipotetiche future misure di revisione e aggiornamento dell’indennizzo 210 verrebbero in ogni caso prediscusse e concertate con le Associazioni dei pazienti, i clinici e i legali interessati dalla tematica.
Tutte le Associazioni presenti hanno ribadito la totale contrarietà a interventi di ordine peggiorativo dell’attuale quadro dell’indennizzo 210, dicendosi pronte a contrastare con decisione ogni eventuale misura legislativa che andasse in quella direzione.
Infine, sono stati forniti da parte del Ministero alcuni numeri sulle sentenze ancora da liquidare, che ammontano a circa 5.000 per l’intera platea dei danneggiati interessati, e sull’equa riparazione. Per quest’ultima voce rimangono circa 1.000 posizioni da chiudere, in deciso ritardo sui tempi programmati dallo stesso Ministero. È probabile si vada a uno slittamento dei termini con l’intento di riuscire a completare l’evasione di tutte le pratiche entro la fine del 2019.
FedEmo continuerà a monitorare da vicino l’evolversi della situazione e gli intenti dell’Esecutivo e del Ministero della Salute, così come ha fatto nel corso degli ultimi mesi, per essere eventualmente pronta ad opporsi a ogni norma contrastante con gli interessi della comunità dei pazienti che rappresenta.