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GME 2015. Luigi Piero Solimeno sul progetto Marathon

GME 2015. Luigi Piero Solimeno sul progetto Marathon

NYC Marathon: una sfida per il paziente emofilico è uno degli argomenti affrontati da Luigi Piero Solimeno in occasione della XI Giornata Mondiale dell’Emofilia.

NYC Marathon: una sfida per il paziente emofilico

L.Solimeno°; E.Santagostino*; M.Messina**; A.Dragani***; M.E. Mancuso*; D.Bestetti°; E.Boccalandro*; E.Forneris**; I.Danesi*

° UOSD Ortopedia e Traumatologia, Fondazione IRCCS Cà Granda Ospedale Maggiore Policlinico – Milano

* Centro Emofilia e Trombosi Angelo Bianchi Bonomi – Milano

** Centro di riferimento regionale per le malattie emorragiche e trombotiche ereditarie in età pediatrica – AOU Città della Salute e della Scienza – Torino

*** UOSD Centro emofilia, malattie emorragiche e trombotiche congenite – Centro Regionale delle Malattie Rare del Sangue e degli Organi Ematopoietici – Pescara

Progetto promosso e sostenuto da Fondazione Paracelso Onlus

L’obiettivo del progetto è verificare quale sia l’impatto dell’attività fisica di endurance sull’outcome ortopedico, ematologico e psicologico di pazienti emofilici sottoposti ad interventi di chirurgia maggiore.

È uno studio multicentrico (Milano-Torino-Pescara), nel quale sono stati arruolati cinque pazienti con emofilia A (tre gravi, un moderata, un lieve) in passato sottoposti ad interventi chirurgici di protesi di ginocchio (tre, di cui un bilaterale), una protesi d’anca e un’osteotomia.

Inoltre due pazienti con emofilia A lieve sono stati coinvolti solo nella raccolta dati.

L’équipe che sviluppa il progetto è composta da: un chirurgo ortopedico, tre ematologi, una psicologa, due fisioterapiste e una specialista in scienze motorie, sport e salute.

Il monitoraggio dei pazienti verrà effettuato mediante valutazioni cliniche, strumentali, funzionali, ematologiche/test di laboratorio, atletico – sportive, psicologiche a tre, sei, nove mesi e poco prima della competizione.

Il training è stato personalizzato e costruito sul paziente, composto da sessioni di running, ma anche da nuoto, trekking in montagna, bici, esercizi di rinforzo muscolare.

Il programma è inoltre integrato e completato con sedute di fisioterapia.

Il risultato atteso? Che tutti i pazienti possano tagliare il traguardo della NYCM!