Un paziente emofilico che sviluppa l’inibitore non migliora dopo il trattamento con i concentrati di fattore della coagulazione. La presenza dell’anticorpo, dunque, dovrebbe essere sospettata nel momento in cui il paziente, un suo caregiver, o lo staff medico che lo ha in cura, notino come il trattamento sia meno efficace di quello che dovrebbe.
Giornata Mondiale Emofilia 2020

Inibitore: cos’è e perché si sviluppa
L’inibitore dei fattori della coagulazione appartiene alla famiglia degli anticorpi, ma rappresenta la più grave complicanza del trattamento dell’emofilia, che può insorgere anche solo per un breve periodo di tempo ma in non pochi casi condiziona a lungo il decorso della malattia.

GME 2020 – Comunicato stampa
"Restiamo a casa ma lottiamo insieme per la personalizzazione e l'appropriatezza delle cure": è questo l'appello di Fedemo durante l'epidemia Covid-19 in occasione della Giornata Mondiale dell'Emofilia.