0,000
Fragili, ma Forti – Report secondo incontro del 2023

Fragili, ma Forti – Report secondo incontro del 2023

15 giugno 2023
Secondo incontro

FRAGILI, MA FORTI!

”Le immagini”: proiezione di sei fotografie legate ai 4 elementi: aria, acqua, terra, e fuoco.

Le donne che partecipano al progetto Fragili, ma Forti, hanno incontrato l’emofilia e hanno vissuto momenti di intensa paura, dolore, hanno attraversato territori desolati, salite impervie, giornate senza sole, notti lunghissime senza stelle, ma il loro sguardo è sempre stato rivolto alla vita. Proprio da questo nasce il desiderio di riappropriarsi con consapevolezza di tutti quei sentimenti, emozioni che spesso sono rimasti sullo sfondo di un quotidiano impegnato e totalmente coinvolto nel ruolo di caregiver.
Le immagini hanno un grande potere evocativo perché vanno oltre il dato che rappresentano, riescono ad andare oltre la razionalità, stimolano e fanno affiorare emozioni e sentimenti dimenticati.
Allo stimolo dell’immagine, la nostra psiche risponde modificando il suo stato mentale generando nuove emozioni, oppure riattivando vissuti del passato legati alla nostra quotidianità, ai periodi della nostra vita.
Ogni immagine rappresentata non può non suggestionare, ma questa suggestione è insita nella rappresentazione, ne è uno dei suoi sviluppi, è come se vi fosse un’area potenziale di stimoli, all’interno dei quali, noi peschiamo i riferimenti che siamo pronti a ricevere
Quando le immagini generano partecipazione, empatia, quando riescono a cambiare il modo di vedere le cose, superano quelle barriere mentali e arrivano dritto al cuore.
Attraverso le rappresentazioni, anche il linguaggio si trasforma, l’integrazione di parole e immagini genera contemporaneamente una risposta emotiva e una risposta razionale, questa connessione, da origine a qualcosa di straordinario: una comprensione rinnovata del proprio mondo.

DALLE IMMAGINI: LE NOSTRE PAROLE

La mia parola è calore

Ho scelto la parola calore guardando l’immagine di un fuoco con due giovani che sorridevano ma il calore a cui mi riferisco io non è soltanto quello emanato dalla fiamma che arde in un camino o in falò. Il calore di cui sento molto la mancanza è quello che si sente dentro, è conforto, quello che si prova entrando in casa alla fine della giornata, è quello di una serata in compagnia di amici dove tutti hanno piacere a condividere del tempo, è quello di una risata suscitata da un racconto o da una battuta quando la famiglia è riunita a tavola.
Io penso che calore sia nelle piccole cose ma niente dà più calore di un abbraccio, del toccarsi per conoscersi, del sentirsi. E’ facile pensare che questa sensazione possa scaturire da questi due anni di divieti, vietato toccarsi, baciarsi, darsi la mano, obbligati a stare distanti, ma ritengo che due anni in rapporto ad una vita siano ben poca cosa e che la pandemia abbia solo aumentato la mancanza di occasioni per manifestare la vicinanza e la condivisione tra le persone. Calore è un piatto saporito che aspetto di gustare, è una bella chiacchierata al telefono con una voce amica, è un sorriso da parte di uno sconosciuto.
Qualche tempo fa ho letto questa frase “abbiate cura di impazzire per un abbraccio”. Ci voglio provare.

Leggerezza

Leggerezza questa è la mia parola, entrambe le immagini che ho scelto mi hanno dato questa emozione.
Il bimbo felice in acqua: mi fa sentire felice, serenami da un senso di leggerezza e di grande gioia, il sorriso del bambino scaccia via tutti i pensieri negativi. Ma nello stesso momento genera un pò di malinconia, di quei ricordi felici di quando i bimbi erano piccoli, di quei week end al mare tutti insieme.
Le farfalle che escono dal vaso e volano, rappresentano il momento che sto vivendo, dopo tanto tempo concentrata quasi esclusivamente sugli altri, chiusa in me stessa (un piccolo riccio), mi esortano a prendermi i miei spazi, con la voglia di volare e il senso di libertà, queste farfalle mi danno un senso di leggerezza. Ma il mio volo come il loro non è in solitaria ma in buona compagnia.

Trasformazione

Il ciclo della vita con le sue stagionalità, con i suoi cambiamenti, con la trasformazione del fisico e dell’anima. Il fluire degli eventi a volte leggeri come l’aria, a volte dirompenti come il fuoco.
La consapevolezza che tutto debba essere vissuto, l’accettazione che non possiamo cambiare la realtà delle cose, ma che il raccontare alleggerisce il peso.
Le parole rappresentano lo scrigno delle nostre potenzialità, ma anche la sorgente della nostra delicatezza.
Il suono delle parole come forza vitale, il condividere porta con sé familiarità, confidenza e intimità.
Le parole per dare voce alle emozioni.
L’anima ha bisogno di nutrimento come un germoglio, le parole ascoltate, gridate, sottovoce diventano linfa vitale se ne prendono cura e la alleggeriscono come un volo di farfalle.

Gioia e tristezza: due immagini di vita, due emozioni potenti che mi hanno messo in rapporto profondo con il mio vissuto, con la consapevolezza di aver attraversato momenti difficili, dove la tristezza è stata necessaria per connettermi intimamente con lo spazio della mia anima.

Forza

L’immagine del fuoco, del vulcano, un esplosione di energia che spinge all’azione per superare la paura, della malattia, per attivare il coraggio e chiedere con forza, attenzione, rispetto, ascolto .

Leggerezza

La musica ci aiuta ad essere spensierati e leggeri, a non pensare, seppur per poco, ai problemi della vita.

Vulcano fuoco

Tanta energia, forza, per affrontare gli alti e bassi di una patologia che ti impone di organizzare, programmare, non c’è spazio per l’improvvisazione, tutto deve essere calcolato, pensato. La forza è quella del magma, che anche se non erutta cova all’interno, il vigore e l’intensità dell’amore.

Speranza
Il seme è speranza, nutrendolo cresce, diventa piantina, arbusto, albero…. speranza nel futuro!

Nostalgia

Il tempo scorre veloce, porta via i dolori le fatiche le angosce l’imprevedibilità dell’emofilia, ma nel suo correre inesorabilmente porta via anche ore, giorni, anni una giovinezza che non tornerà.

Fuoco

Avevo qualcosa del vulcano non completamente spento, qualcosa di oscuro, di rimosso, di riservato. Ho scoperto che uno deve avere il sole, la libertà, un piccolo fiore come le farfalle. Perché vivere è importante.

Ci rivediamo giovedì 13 luglio dalle ore 16.00 alle 18.00
GRAZIE!