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FedEmo: attivo il secondo corso FAD sulla gestione del paziente con emofilia in PS

FedEmo: attivo il secondo corso FAD sulla gestione del paziente con emofilia in PS

Attivo il secondo corso FAD sostenuto da FedEmo sulla gestione del paziente con emofilia in Pronto Soccorso

Come nelle prima edizione, “La gestione dell’emergenza-urgenza del paziente con emofilia e altre malattie emorragiche congenite in pronto soccorso e in medicina d’emergenza” è un corso di Formazione A Distanza sostenuto da FedEmo ed organizzato da SIMEU (Società italiana della medicina di emergenza-urgenza) in collaborazione con AICE (Associazione Italiana Centri Emofilia) e SIMEUP (Società italiana di medicina di emergenza-urgenza pediatrica).

La partecipazione garantisce 20 crediti ECM ed è disponibile dal 30 Marzo al 30 Settembre sul sito Simeu nella sezione FAD.
Il corso rappresenta un’importante implementazione del progetto per la gestione dell’emergenza emorragica nei pazienti affetti da emofilia e, più in generale, da malattie emorragiche congenite (MEC) Safe Factor 2.0.

La sicurezza della persona emofilica deve essere garantita anche nel caso del ricorso al pronto soccorso: le cure in urgenza per questo tipo di paziente costituiscono un momento particolarmente critico e devono basarsi su una approfondita conoscenza da parte dei curanti delle tipicità della malattia e dei particolari interventi necessari. Trattandosi di patologie rare, e in un settore molto complesso della medicina, non esiste una conoscenza né una competenza diffusa o omogenea per la loro gestione nei vari pronto soccorso del territorio nazionale. Un approccio corretto in emergenza fa la differenza sull’esito delle cure e a volte anche sulla speranza di vita del paziente.
Questa seconda edizione è stata possibile sempre grazie all’impegno impegno del board di professionisti ematologi e medici dell’emergenza urgenza che sono stati designati dalle rispettive
società scientifiche.

Una risposta pronta ed efficace alle esigenze dei clinici su una patologia rara e ai mutati approcci derivati dall’ingresso dei nuovi farmaci.
Ancora una volta un lavoro importante e particolare che conferma la proficua collaborazione tra diverse società scientifiche e associazioni di pazienti